L’associazione

Chi siamo

Il 29 settembre 2009 fu costituita l’Associazione Centro per lo Studio e la Promozione delle professioni mediche che si insediò in Villa Malcotti, residenza dei parroci dunesi dal 1944 e dal 2008 acquisita dall’Amministrazione comunale di Duno.

La nostra associazione è nata come propaggine laica del Tempio votivo dei Medici d’Italia, santuario sorto alla fine degli anni ’30, dedicato ai medici morti pro patria e pro humanitate.

Obiettivo

L’obiettivo è riflettere sulle problematiche scientifiche, etiche e pratiche dei medici, attraverso la ricerca e la ricostruzione delle biografie di professionisti noti, ma anche sconosciuti che hanno però lasciato un segno indelebile nella storia della medicina.

Un segno peraltro non solo simbolico, ma tangibile di cui c’è traccia proprio nel Tempio Votivo dei Medici d’Italia, questo, già entrato a far parte della storia della medicina, situato nella stessa piazza dove sorge la storica residenza dei parroci dunesi, Villa Malcotti, recentemente acquistata dall’Amministrazione Comunale di Duno e che ospiterà il Centro culturale.

Com’è nata l’idea?

L’idea di creare un’associazione dedicata alle professioni mediche « è nata grazie alla sensibilità di molte persone – spiega Giovanni Damia, medico chirurgo e odontoiatra, nonché socio fondatore del Centro e Assessore alla cultura del Comune di Duno – tra cui il nostro sindaco, l’Ing. Pietro Paglia e il consiglio comunale.

Ci siamo dati da fare per acquisire la proprietà della casa Martina Malcotti, quella che una volta era la residenza del parroco, da tempo disabitata, per trasformarla in un luogo complementare al Tempio. Poi, il professor Giuseppe Armocida dell’Università dell’Insubria, suggerì che avremmo potuto fondare un centro studi.

A quel punto, pensare di costituire un’associazione per lo studio e la promozione delle professioni mediche, ci sembrò la cosa più coerente ».

Qual è il significato, soprattutto per un giovane medico, soffermarsi sulla storia dei colleghi?

«Significa, innanzitutto – dice Damia – riscoprire le proprie origini e radici, ma anche comprendere l’evoluzione che la figura del medico ha avuto nei secoli ».

Attraverso convegni, dibattiti aperti al pubblico e mostre il Centro per lo Studio e la Promozione delle Professioni Mediche promuoverà una nuova cultura medica, non solo legata agli aspetti tecnico-scientifiche della professione, ma anche alla cultura e alla filosofia che per lungo tempo hanno caratterizzato la figura del medico e che oggi solo apparentemente non appartengono più al suo bagaglio esperienziale.