Il Centro promuove la raccolta e la pubblicazione di biografie mediche come strumento di primaria importanza per affrontare i fini ultimi della sua attività oltre a programmare incontri scientifici e seminari di studio.
Biografie Mediche si pone come obiettivo di presentare al lettore biografie di medici che si sono distinti nel loro operato durante l’esercizio della loro professione o che hanno lasciato una traccia incisiva nella storia della medicina.
La rivista si apre con l’editoriale di presentazione a firma del direttore Giuseppe Armocida e della segretaria Gaetana Rigo. Esso è affiancato da un secondo editoriale in lingua inglese a cura di Christopher Gardner-Thorpe a dimostrazione della completa consonanza d’intenti con il Journal of Medical Biography edito a Londra.
La terminologia della medicina parallelamente ai suoi progressi clinico-diagnostici negli ultimi anni si è moltiplicata, declinandosi nelle sue diverse discipline all’interno di specifiche riviste di settore. Abbiamo assistito al moltiplicarsi di queste pubblicazioni, ma accanto ad esse possiamo trovare riviste “differenti” nelle quali fondamentali non sono i molteplici filoni di studio identificati nell’insegnamento o nella professione, ma dagli apporti propri dei medici.
Non si tratta di riviste “generiche”, al contrario si intende dire che proprio quei mezzi di divulgazione scientifica abbiano un valore aggiunto nel promuovere il contatto ed il confronto tra medici di diversa formazione, permettendo di creare attraverso diversi frammenti del sapere un quadro più completo. In questo modo è possibile recuperare una visione d’insieme del paziente, del medico, del loro rapporto e della sanità con la sua legislazione, con un linguaggio comune a tutti, senza rinunciare alle novità acquisite nelle discipline mediche e chirurgiche.
Gardner-Thorpe nel suo editoriale del primo numero di Biografie Mediche, dove parla della storia della medicina italiana elogiandola nel suo evolversi dall’antichità ai giorni nostri, afferma che la pubblicazione simultanea nelle due lingue di riviste con intenti affini – inglese, che oramai domina nel campo internazionale, ed italiano – oltre a raggiungere una più vasta platea, incoraggia il pubblico di tutto il mondo ad un confronto scientifico senz’altro più ampio e costruttivo. Questa rivista – continua Thorpe – interessa sia l’ambito medico in tutte le sue declinazioni, ma anche quello letterario, quello storico e quello sociologico.
Una nuova pubblicazione di questo genere dando ampio spazio ad una “scrittura creativa” della vita di coloro che ci hanno preceduti può influenzare positivamente la nostra attività insegnandoci anche ad evitare eventuali errori in cui durante la professione sanitaria si può incorrere. Egli afferma che la storia della medicina ci insegna a riflettere sul passato, su ciò che è stato fatto e su ciò che potremmo fare in futuro modificando il nostro comportamento di conseguenza. I lettori della rivista possono imparare seguendo le orme dei loro predecessori e contribuire insegnando o applicando nella loro professione quello che hanno appreso in letteratura.
Oggi sarebbe impensabile poter produrre un’opera che possa comprendere tutto il sapere medico ed essere fisicamente compresa in una biblioteca per quanto capiente. Lo strumento informatico di cui oggi disponiamo risponde proprio a questa nuova esigenza. La nostra Rivista si interessa della medicina in un altro modo, si interessa primariamente del medico ed eventualmente dei suoi pazienti abbandonando il concetto di centralità dell’uno rispetto all’altro, cosa che l’organizzazione sanitaria del nostro Paese in questi ultimi tempi sta tentando di definire. Sappiamo che un determinato territorio è costituito da persone, da medici o malati e che ognuno di essi è diverso da quello vicino. Da ciò consegue che noi possiamo conoscere la medicina di un territorio proprio dai suoi medici nei loro rapporti con i pazienti, con i colleghi, con gli ospedali, con le istituzioni pubbliche, con le università.
La biografia di un medico è sì per alcuni aspetti costrittiva quando essa è prettamente legata alla narrazione di una vita, ma al tempo stesso consente di osservare le diverse componenti in azione nel momento storico che l’esistenza di un uomo attraversa. Viceversa le vicende individuali possono aiutare a comprendere i grandi fenomeni storici. L’intento perciò di Biografie Mediche è quello di poter far luce su tante problematiche – storiche o moderne – che non trovano posto nella maggior parte delle autorevoli riviste nazionali ed internazionali, in un momento in cui necessita un’analisi critica che sappia guardare al futuro di una salute sostenibile.
A new journal of medical history of medical history published in Italy
This new Journal devoted to the humanities, published in Italian and English, merits a wider and international readership. The simultaneous publication in these two languages encourages the worldwide audience and the interactions become all the greater. The journal can reach out to those interested in the medical humanities and readers of the journal can learn in the footsteps of their predecessors and contribute to teaching in this new venture into literature.